GP Catalunya: Capitano o Mio Capitano

Partecipare ad un Gran Premio, in qualsiasi veste, è sempre un’esperienza che non si dimentica facilmente. Ritornarci però è ancora più entusiasmante

Ma questo giovedì a Barcellona, si respira un’aria diversa, un misto tra nostalgia e malinconia. 

Parafrasando una famosa frase de L’Attimo Fuggente, in questa giornata diventata improvvisamente triste, Aleix Espargaró, per tutti il Capitano, ha appena parlato in conferenza stampa, annunciando il suo ritiro a fine stagione. 

Ha parlato con grande trasporto e non sono stati pochi coloro che al termine del suo intervento avevano gli occhi lucidi. Sarà molto strano non vederlo più con la sua tuta da supereroe, con il suo sguardo d’acciaio sempre pronto a difendere i colori di Aprilia. Chissà come si vedrà lui, cavaliere senza il suo destriero nero da 280 cv.

È bello ritrovare la squadra, famiglia itinerante lasciata solo una settimana e mezza prima in quel di Le Mans. Nel gioco delle parti, in questo team ognuno recita il proprio ruolo con l’intento di arrivare al risultato vincente. C’è chi si occupa di smontare gomme e regolare frizioni, chi calcola e prevede la durata dei pneumatici, chi nutre e accoglie gli altri, chi guida. Io e il Dottor Saltarelli ci impegniamo per permettere a tutte queste persone di essere al massimo delle proprie possibilità e in salute, curando una lombosciatalgia o una cefalea, una mano chiusa in una porta o una sindrome compartimentale. A ognuno il proprio, l’importante è cercare di farlo al meglio. 

Arriva il momento in cui suona alto il rombo dei quattro cilindri, il momento delle emozioni più forti. Il Capitano entra in pista con una tuta speciale, per omaggiare il suo ultimo GP di casa. Decide anche di volerlo correre al meglio e si porta a casa pole position e vittoria nella Sprint Race. C’è gioia, tanta, a caricare ancor di più l’attesa per la corsa della domenica. Personalmente, gioia condivisa con la squadra di Lifenet, all’interno del nostro presidio itinerante nel cuore dell’ hospitality.

Arriva anche la domenica con le sue emozioni, la sua frenesia e le sue speranze. Una delle sfide più grandi di questa giornata è, per noi del team medico, far sì che il nostro presidio diventi luogo al riparo dalle tensioni e dai pensieri del giorno di gara, restituendo serenità, funzionalità e ottimizzando la performance. 

È il momento della gara. Guardare le tribune gremite, dalla pit lane, appena prima che parta il giro di ricognizione, è uno di quei momenti per i quali sono grato di poter vivere tutto ciò. Scrutare i volti dei tifosi con in sottofondo gli inni nazionali rende quella folla un’entità molto personale, vicina. 

Si parte, la tensione ai box è palpabile, la gara va via veloce. Il risultato restituirà un podio sfumato sul finire di gara per il Capitano, un buon posto per Raul Fernandez del team Aprilia Trackhouse, un weekend più in difesa per Maverick Vinales e Miguel Oliveira. Tutto sommato, un ottimo weekend. 

Peccato per il podio sfumato, appuntamento in Italia, al Mugello e sono certo che anche lì ci faremo rispettare.

Alessio Marocco – fisioterapista Chiros

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